Periferie, “Integrare la riqualificazione fisica con la rigenerazione sociale”
14 Gennaio 2025
“Come Terzo settore osserviamo che l’approccio delle politiche pubbliche nelle periferie si rivela spesso inefficace, concentrandosi su interventi di rigenerazione urbana o di contrasto al degrado, e utilizzando misure securitarie piuttosto che azioni mirate alla riduzione delle disuguaglianze. La rigenerazione di un territorio, però, va ben oltre la sua riqualificazione fisica, sebbene quest’ultima sia necessaria: richiede interventi riparativi e generativi, capaci di creare nuove opportunità e competenze. Pertanto, oltre agli interventi sugli edifici, le infrastrutture e gli spazi comuni, è fondamentale investire in azioni immateriali che rendano questi luoghi vivibili e attrattivi, aprendo nuove prospettive di vita e lavoro per gli abitanti. Occorre cioè migliorare l’offerta dei servizi, impostando come priorità l’istruzione, la salute, i servizi sociali e culturali, la casa, l’accessibilità e la mobilità”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, durante l’audizione a Montecitorio presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. (A questo link è possibile rivedere l’audizione).
“C’è bisogno – prosegue Pallucchi – di superare un approccio assistenzialista o pietistico e, al contrario, creare condizioni che restituiscano i diritti di base e promuovano autonomia e dignità. Lo stesso Terzo settore, nelle periferie, si trova spesso a ‘riparare’, ‘ricucire’ e ‘recuperare’, praticando una sorta di economia circolare applicata al sociale, mentre andrebbe valorizzato il suo ruolo fondamentale nel costruire cittadinanza insieme a chi vive nelle periferie”.
Quattro le prospettive e gli interventi di sistema per le periferie individuati dal Forum Terzo Settore: una politica intersettoriale in grado di integrare la riqualificazione fisica con quella sociale e culturale; la garanzia di servizi e infrastrutture pubbliche, spazi verdi e mobilità sostenibile; la promozione di politiche per un diritto all’abitare dignitoso e sostenibile; il contrasto alla povertà educativa, finanziando i Patti educativi di comunità e coinvolgendo tutti i soggetti del territorio.