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Referendum, Arci: amareggiati dalla decisione della Consulta di non ammettere il quesito sull’autonomia differenziata

Roma, 20 gennaio 2025 – Avremo tempo per leggere le ragioni della Corte Costituzionale, ma non può che lasciarci amareggiati la decisione di non ammettere il quesito sull’abrogazione totale della legge sull’autonomia differenziata.

Resta per noi una legge ingiusta che aumenta le disuguaglianze e i divari tra Nord e Sud, contro la quale continueremo a batterci, anche sulla base della sentenza 192 del 14 novembre scorso, con la quale la Corte ha già letteralmente demolito l’impianto dell’Autonomia così come disegnata dal governo Meloni.

Il nostro impegno continua per sostenere i cinque quesiti referendari ammissibili, da quelli sul lavoro al referendum sulla cittadinanza, favorendo la partecipazione.

L’Arci è tra le organizzazioni che sin da subito ha sostenuto la raccolta firme e continuerà a lavorare a fianco delle organizzazioni dei giovani di origine straniera per modificare una legge fuori dal tempo e discriminatoria.

Il nostro impegno continua ad essere la tutela della democrazia e dello stato di diritto.

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