“L’adozione è una cosa meravigliosa!”: Ai.Bi. incontra le famiglie
10 Maggio 2018Un’opportunità imperdibile per incontrare e incontrarsi tra famiglie adottive, figli adottivi, coppie senza figli e genitori che cercano di capire meglio che cosa sia l’adozione internazionale e vorrebbero scoprirne i numeri, le novità, le storie, le difficoltà, le iniziative, le opportunità, i costi e le caratteristiche, avendo la possibilità di ascoltare testimonianze direttamente da chi, grazie proprio all’adozione, ha potuto realizzare il proprio desiderio di famiglia abbracciando un bambino abbandonato, oppure è riuscito a vedere tramutato in realtà il proprio sogno di essere chiamato figlio: ci sarà tutto questo e molto di più nel Tour nazionale 2018 “L’adozione è una cosa meravigliosa: vi presentiamo l’officina dei miracoli!”, che Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini” promuove nei prossimi giorni.
Il primo appuntamento è in programma alle ore 17 di giovedì 10 maggio a Milano. Ma gli Open Day saranno in programma anche in altre 9 sedi sparse lungo lo Stivale, per dare modo a chiunque abbia la curiosità di entrare in contatto con questo meraviglioso mondo di saperne di più attraverso voci e volti di persone in carne e ossa che hanno scelto di accogliere ed essere accolti. Cambiando in meglio la propria vita. Incontri, video, testimonianze, dibattiti con famiglie adottive, coppie in attesa, ragazzi adottati ed esperti che racconteranno la meraviglia dell’officina dei miracoli generata proprio dalla scelta adottiva.
In particolare, il 12 maggio dalle ore 10, presso il Giardino Incantato di piazza Merolli (zona Monteverde) si terrà l’evento romano, con la partecipazione di Laura Baldassarre, Assessora alla persona, scuola e comunità solidale di Roma Capitale; Lidia Borzì, Presidente delle ACLI Provinciali di Roma; MassimoBavastro, genitore adottivo e autore del libro ‘Il bambino promesso’; Alessandra Balsamo, Responsabile famiglia delle ACLI Provinciali di Roma e Luca Guerrieri, genitore adottivo, coordinatore del Gruppo Famiglie Lazio di Ai.Bi., che porterà la propria testimonianza sulla bellezza dell’adozione internazionale.
I dati: dalla crisi può partire il rilancio
Circa 140 milioni di minori orfani che crescono senza famiglia (dati Unicef 2016), con 5 milioni di nuovi bambini abbandonati nel mondo ogni anno, da una parte; 5 milioni e 430mila coppie sposate eterosessuali senza figli, con 3 milioni di coppie sterili in Italia, dall’altra: numeri che sembrerebbero destinati a favorire un incontro reciproco e a far scoccare una ‘scintilla’ di amore e bellezza in grado di arricchire l’esistenza di tutti con la nascita di una nuova famiglia. Eppure, i dati delle adozioni internazionali in Italia parlano di un calo significativo delle procedure completate annualmente: dalle 3.154 del 2011 si è passati alle 1.168 del 2017 (fonte: Commissione Adozioni Internazionali), una diminuzione del 60,4 per cento in 6 anni, con circa 500 coppie in meno disponibili all’adozione ogni anno. Non solo: sono crollate anche le cifre medie del conferimento incarichi, che nel 2011 erano pari a 2.816 e nel 2017 si sono attestati a circa 1.000 (-64,5 per cento). Nel contempo, i tempi medi necessari per concludere un’adozione internazionale sono passati in media dai 2,08 anni del 2011 ai circa 3 anni del 2017 (+44,2 per cento). Oggi, i 62 enti autorizzati in Italia hanno in tutto in carico appena 3.327 coppie.
Perché tutto ciò?
Una coppia che si vede madre e padre di un bambino non suo, attualmente non viene considerata dalle istituzioni come una risorsa per un bambino abbandonato: anzi, spesso si sente ‘selezionata’ e non accompagnata, anche a causa di una cultura negativa dell’adozione che, nel tempo, ha preso piede nel nostro Paese, attingendo in parte a campagne diffamatorie, descrizioni parziali o non realistiche o, ancora, al silenzio dei media riguardo alla scelta adottiva; inoltre, l’adozione oggi viene gestita piuttosto come una ‘pratica processuale’ che come un vero e proprio ‘atto di accoglienza’: la conseguenza è un iter adottivo ancora troppo lungo e complicato, con tempi di attesa lunghi; infine, l’adozione internazionale rimane l’unica forma di genitorialità totalmente a carico delle coppie: non esiste, infatti, un sostegno economico che le incoraggi a sceglierla, né interventi significativi dell’Autorità Centrale per incidere sui costi praticati dagli enti autorizzati.
Proprio da qui Ai.Bi. intende ripartire e vuole farlo attraverso gli appuntamenti che ha organizzato per rilanciare l’adozione internazionale, facendone conoscere la bellezza e per proporre novità concrete e importanti: una riforma ‘culturale’ che trasformi la ‘selezione’ delle coppie in un reale e rassicurante accompagnamento; una riforma sostanziale dell’iter che va semplificato e reso più breve; la promozione di tutte le iniziative possibili affinché le procedure adottive siano sempre più trasparenti e perché il Governo che verrà possa finalmente garantirne la gratuità.
Sono queste le misure che Amici dei Bambini reputa urgenti e necessarie per ridare fiducia a chi desidera adottare nel nostro Paese. “Abbiamo un obiettivo grande e impegnativo – sottolinea Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – ma questo impegno ce lo chiedono i milioni di bambini che gridano il loro bisogno di una mamma e un papà mentre attendono di veder spuntare sulla porta di un istituto i volti e i sorrisi emozionati della famiglia che hanno sempre sognato. In questo senso, l’urgenza del cambiamento culturale che deve accompagnarsi alla riforma del sistema delle adozioni internazionali rappresenta un’opportunità da cogliere al meglio, tornando a far vedere al mondo delle famiglie italiane che adottare oggi è ancora possibile e meraviglioso e che chi ha fatto questa scelta ha realizzato il proprio sogno: diventare un genitore felice”.
Incontri e testimonianze di chi l’ha scelta
Grazie anche al coinvolgimento di associazioni, imprese e realtà nazionali e locali sensibili al tema dell’infanzia abbandonata e confidando nell’aiuto che il mondo dell’informazione potrà dare, l’obiettivo di questi appuntamenti sarà l’incontro con coppie, famiglie e con chiunque abbia nel cuore il desiderio di adottare un minore senza famiglia, promuovendo nel contempo una cultura positiva dell’accoglienza adottiva: perché adottare resta una scelta bellissima.
Un esempio? La testimonianza che Cecilia e il marito Giovanni hanno postato sul loro profilo Facebook, poco dopo il loro rientro dalla Cina, dove hanno potuto abbracciare il loro figlio: “Un pensiero, un piccolo resoconto dell’ultimo anno di vita, un rapido bilancio di ciò che ti è accaduto affidato a un ‘post’ su Facebook. Perché basta guardare tuo figlio appisolato in macchina per fare un salto indietro nel recentissimo passato, prendere consapevolezza di quanto ti è costato in pazienza e determinazione, raggiungere quel traguardo e sentire l’‘urgenza’ di condividere emozioni e gioie ai tuoi amici e non sui social. Perché ‘l’adozione è una cosa meravigliosa’ anche e soprattutto ‘se dietro ci sono fatiche, nervosismi, arrabbiature…tanta ansia e mille paure…ma la gioia di incontrare il proprio figlio, capitato chissà perché dall’altra parte del mondo…è indescrivibile”.
Sedi e date degli appuntamenti del Tour nazionale 2018
Bolzano – 12 maggio, ore 10 presso sede Ai.Bi., via dell’Isarco, 6;
Cagliari – 12 maggio, ore 10 presso sede Ai.Bi., via monsignor Giuseppe Cogoni, 7;
Castellammare di Stabia (Napoli) – 12 maggio, ore 17 presso Idee Nuove pubblicità & Comunicazione di A. Mormone, via Amato, 27
Mestre – 12 maggio, ore 16.15 presso sede Ai.Bi., via Giovanni Querini, 19 – Venezia (VE);
Pordenone – 12 maggio, ore 16.15 presso sede Ai.Bi., viale Grigoletti, 3;
Salerno – 12 maggio, ore 17 presso sede Ai.Bi., via Bastioni, 4;
Barletta – 13 maggio, ore 16.30 presso sede Ai.Bi., viale del Santuario, 13;
Brescia – 18 maggio, ore 17 presso sede UBI Banca, piazza monsignor Almici, 11 (sala Faissola).
Ulteriori informazioni sulla pagina web www.aibi.it/lp/officina-miracoli/