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AL VIA IL PIANO NAZIONALE D’AZIONE CONTRO IL RAZZISMO 2013-2015

30 luglio 2013

Diritti e doveri dei migranti a partire da lavoro, istruzione, sport, casa e sicurezza, con un aggancio alle convenzioni internazionali. Sono questi i temi del Piano Nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza presentato a Roma in un confronto aperto con ministri, associazioni, enti locali.  Il Piano si propone innanzitutto di dare una definizione di che cosa si intenda per contrasto al razzismo, alla xenofobia e all’intolleranza. 

Un Piano Nazionale d’azione Contro il Razzismo per dare una risposta “dinamica” al fenomeno della xenofobia.

A presentarlo oggi e’stata il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge che ha spiegato: “Con grande soddisfazione iniziamo un percorso triennale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza. Ci siamo avvalsi della collaborazione dell’Unar, l’Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali . E’l’inizio di un percorso che si aprirà con il dialogo con la società civile, per passare poi ai sindacati e agli enti locali“. “L’odio razziale – ha aggiunto la Kyenge – e l’istigazione al razzismo sul web sarà uno dei punti principali, si rileva infatti negli ultimi anni un incremento di questo fenomeno. Il piano che sta per essere varato si svolgerà secondo due canali, la normativa e quindi la possibilità di rafforzare gli strumenti legislativi a livello nazionale e internazionale; il secondo canale riguarda la comunicazione, con workshop formativi. Per la prima volta elaboreremo un piano che sarà riconosciuto anche a livello istituzionale. Dobbiamo valorizzare le diversità perchè il Piano non riguarda solo gli stranieri, ma anche la comunità di Rom, Sinti e camminanti“.

Assi prioritari del Piano sono occupazione, alloggio, istruzione, mass media, sport e sicurezza. Il piano non riguarderà solo i cittadini stranieri ma anche i cittadini italiani di origine straniera, tra i quali le seconde e le terze generazioni, con un focus specifico sulle seconde generazioni che hanno acquisito la cittadinanza italiana dopo i 18 anni. “Tra settembre e ottobre effettueremo una consultazione per arrivare al mese di novembre, quando porteremo i risultati al Consiglio dei Ministri“, ha aggiunto il Ministro.

Nel 2012, l’Unar ha registrato 659 casi di discriminazione per motivi etnico/razziali, pari al 51 per cento del totale dei casi di discriminazione trattati nell’anno.

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