AOI – L’aiuto umanitario è sotto mira delle armi
02 Aprile 2024La Corte Internazionale di Giustizia, nelle sue recenti prescrizioni al Governo di Israele, ha ricordato che l’utilizzo della fame come arma di guerra e insieme ogni attacco a civili protetti dal diritto umanitario rappresentano una potenziale violazione della convenzione sul genocidio.
Questo tragico episodio non solo è una dolorosissima e devastante perdita per le famiglie delle vittime e le comunità cui portavano aiuti, alle quali le organizzazioni di AOI sono vicine, ma è insieme un attacco diretto alla solidarietà internazionale e ai principi fondamentali del diritto umanitario internazionale.
In base alle Convenzioni di Ginevra e altre collegate, chi opera nelle organizzazioni dell’aiuto umanitario deve essere rispettato e protetto in ogni circostanza, garantendo così la possibilità di svolgere il proprio lavoro senza ostacoli.
“L’aiuto umanitario è sotto mira delle armi. A Gaza ormai non c’è più il rispetto delle basilari Convenzioni internazionali. La comunità mondiale si esprima, condannando senza riserve questi atti ingiustificati di violenza e attivi misure volte innanzitutto a stabilire la veridicità dei fatti e a garantire che gli operatori e le operatrici civili possano svolgere il loro importante lavoro in condizioni di effettiva sicurezza a Gaza oggi e in ogni parte del mondo.” commenta Silvia Stilli, Presidente di AOI.
La Rete AOI esorta ancora una volta il Governo italiano a far sentire la propria voce di condanna dell’operato israeliano in tutte le sedi opportune, intraprendendo le azioni diplomatiche necessarie a porre fine a questo massacro.
“Continueremo a onorare l’impegno delle colleghe e dei colleghi uccisi ieri e lavoreremo senza sosta perché il loro sacrificio in nome della solidarietà non sia stato vano” conclude Stilli.