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CIPSI – i diritti economici, sociali e culturali dei bambini/e che vivono in strada

19 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA CIPSI

Lettera aperta all’Onu sui diritti dei bambini/e che lavorano e vivono in strada

“Il Cipsi – Coordinamento di associazioni di Solidarietà e Cooperazione Internazionale – si unisce alla lettera inviata alle Nazioni Unite da 74 esperti di tutto il mondo per porre l’attenzione sul tema dei diritti economici, sociali e culturali dei bambini/e che vivono in strada. “I bambini che vivono e/o lavorano in strada – commenta il presidente Guido Barbera – sono fortemente a rischio. L’eliminazione di questo fenomeno è una sfida enorme che deve coinvolgere l’intera umanità e che richiede interventi a 360 gradi, di socializzazione, aiuti economici alle famiglie, educazione primaria gratuita ecc. La dignità dell’essere umano riguarda la vita nella sua interezza. Ancor di più, il rispetto dei diritti dei bambini passa necessariamente per il riconoscimento della loro dignità in ogni ambito, sociale, economico, culturale”. 

La lettera è stata inviata in occasione della 19sima sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite sui diritti umani, nell’ambito della quale è stato presentato il nuovo‘Rapporto mondiale sui bambini/e che lavorano e  vivono in strada’. “La riflessione – sottolinea Barbera – nasce e si sviluppa dall’analisi di un lavoro incaricato dall’Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra al Consortium for Street Children di Londra, ovvero il report “STREET CHILDREN: A Mapping & Gapping Review of the Literature 2000 to 2010”. Unrapporto che documenta il fenomeno dei bambini di strada solo in lingua inglese, escludendo tutti i contributi in lingua francese, spagnolo, portoghese e italiano.

“L’insieme delle indagini sociologiche e le esperienze in questi ultimi 30 anni dimostra che l’esperienza dei bambini/e che vivono e lavorano in strada, va ben oltre le tattiche limitate e i comportamenti di ‘rischio’ – si sottolinea nella lettera. Include gli encomiabili sforzi e le lotte per far fronte nella vita quotidiana ad un ambiente avverso, sviluppando relazioni solidali con altri bambini e adulti (…). Esistono tanti punti di vista sulle questioni relative alla vita dei bambini/e che vivono e lavorano in strada. Non ci devono essere barriere teoriche e concettuali per la costruzione di un quadro flessibile di riferimento”.

La costruzione di un quadro adeguato di riferimento sarebbe possibile attraverso una rete di esperti (provenienti, ad esempio, dal mondo universitario, dalle associazioni specializzate della società civile e dalle agenzie Onu) che lavorino insieme. Negli anni ’90 questo dialogo è stato portato avanti dal Gruppo di lavoro internazionale sul lavoro minorile IWGCL. I firmatari della lettera ritengono necessario andare avanti in questa direzione. “Crediamo sia vitale che tutti i punti di vista e le varie metodologie si riflettano in questo percorso attivato dalle Nazioni Unite”, si sottolinea nel documento collettivo.

In allegato la lettera completa (documento in spagnolo)
 
Tra i firmatari del documento collettivo:
Padre Javier Hernan – Rettore dell’Universita’ Salesiana dell’Ecuador, Nery Rodenas, Direttore dell’Ufficio diritti Umani dell’Arcivescovado di Città del Guatemala (fondato da Mons. Juan Gerardi, vescovo martire), Nigel Cantwell, Fondatore di Defence for Children International DNI, presente a livello mondiale, Jaap E. Doek, Vice Presidente del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti del fanciullo (2001-2007); ricercatori sociali come Antonella Invernizzi, Brian Milne, Ivonne Oviedo, Cristiano Morsolin; docenti universitari come Manfred Liebel, Zamudio Lucero (Decana dell’Università Externato di Colombia), Osvaldo Torres (Universita del Cile), Marily Piotti (Università Nazionale di Cordoba-Argentina), Lourdes Zariñana Nava (Centro Estudi sociologici della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali UNAM – Citta del Messico), Michael Bourdillon (Università del Zimbawe), don Luca Pandolfi (Università Urbaniana di Roma), Enzo Morgagni (Università di Bologna), Cristiano Colombi (Università d’Aquino), Mauricio Roberto da Silva (Universita Santa Caterina – Brasile), Riccardo Lucchini (professore emerito dell’Università di Friburgo-Svizzera), Bernard Schlemmer, Direttore Emérito del CEPED – Università di Parigi, Ong riconosciute a livello internazionale come Rita Panicker, Direttrice dell’ONG Butterflies – India, Alberto Croce – Direttore del SES di Buenos Aires e molti altri.

Per informazioni: Cristiano Morsolin, mail: morsolin2006@yahoo.com.

Solidarietà e Cooperazione Cipsi, tel. 06.5414894, mail: ufficiostampa@cipsi.it, web: www.cipsi.it.  

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