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FISH: memoria dell’Aktion T4, dovere per la giustizia

FISH richiama l’attenzione sull’Aktion T4, il programma nazista di sterminio delle persone con disabilità, troppo spesso dimenticato nelle commemorazioni e nei dibattiti storici. Tra il 1939 e il 1945, circa 275mila persone furono eliminate dal regime in nome di un’ideologia eugenetica che le considerava un peso per la società ed incompatibili con l’ideale di razza pura. Le vittime venivano selezionate tramite criteri pseudoscientifici che classificavano la loro vita come improduttiva. Questo sterminio, gestito con un’efficienza burocratica spietata, rappresentò un banco di prova per le tecniche genocidarie successivamente applicate nei campi di concentramento.

La federazione sottolinea l’importanza di ricordare questa pagina oscura della storia, non solo come atto di giustizia verso le vittime, ma anche come monito per il presente ed il futuro. La memoria dell’Aktion T4 evidenzia i pericoli di qualsiasi ideologia che giustifichi la discriminazione, la violenza o la disumanizzazione in nome di necessità economiche o sociali.

“Dimenticare queste atrocità significa rischiare di ripeterle. La memoria storica è un elemento fondamentale per costruire una società inclusiva, capace di valorizzare la diversità e di difendere la dignità umana contro ogni forma di esclusione e odio. In un’epoca in cui emergono nuove forme di discriminazione, ricordare serve a rafforzare l’impegno per una società in cui la dignità di ogni individuo sia al centro delle scelte politiche, sociali e culturali”. A dirlo il presidente FISH, Vincenzo Falabella.

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