Legacoopsociali sulla sentenza della Corte di Cassazione su gratuità rette Rsa “Fare chiarezza su titolarità dei costi”
11 Febbraio 2025![](https://www.forumterzosettore.it/files/2025/02/FP-Anziani-close-up-senior-couple-holding-hands-scaled.jpg)
Sentenza Corte Cassazione su gratuità rette Rsa: a rischio la sopravvivenza dell’intero sistema di welfare
Ascari: “Fare chiarezza su titolarità dei costi”
Roma, 10 febbraio 2025 – In merito alla sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione, inerente la gratuità delle rette nelle RSA per malati di Alzheimer, Legacoopsociali esprime profonda preoccupazione per l’impatto che tale verdetto potrà avere sull’intero sistema socioassistenziale. La sentenza, infatti, apre uno scenario di grave incertezza per tutti i soggetti che erogano servizi sociosanitari, creando un pericoloso effetto a catena che si riversa sull’intero sistema, dagli operatori all’utente finale, passando per le famiglie.
“Il riconoscimento del diritto del cittadino alla gratuità delle cure all’interno dell’assistenza ricevuta nelle RSA– dichiara Massimo Ascari, presidente nazionale Legacoopsociali – per determinate patologie, che sembra affermarsi in queste sentenze, deve accompagnarsi a una legge che individui le risorse necessarie, a carico del Sistema Sanitario Nazionale, norma che ad oggi non esiste. In assenza di un quadro normativo ben definito, l’intero settore rischia di subirne le conseguenze: per sostenere i costi della cura, in primis quello legato a quello del personale impiegato, i gestori delle RSA devono avere la naturale evidenza che la retta del servizio erogato sarà corrisposta. Allo stesso modo, riconosciuta la gratuità del servizio per l’utente, è necessario attuare al più presto l’applicazione di questo diritto”.
La sentenza mette in evidenza carenze strutturali: conosciamo molto bene l’evoluzione del quadro demografico e epidemiologico italiano. Queste patologie sono in crescita, così come sono in crescita le demenze e i disturbi cognitivi.
“È necessaria una visione strategica e sistemica, che riguardi non solo la situazione delle residenze ma anche quello della domiciliarità. A mancare non è solo una legislazione chiara, ma anche una visione prospettica su come affrontare le complessità dei bisogni, a tratti anche emergenziali, che sempre più famiglie si trovano oggi ad affrontare”, conclude Ascari.
Giuseppe Manzo, Ufficio stampa Legacoopsociali
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