Quanto sono felici gli italiani? Nasce il primo Indice di Felicità del consumatore
06 Marzo 2025
Quanto sono felici gli italiani? Nasce il primo Indice di Felicità del consumatore, realizzato da Udicon insieme all’Istituto Piepoli Donini (presidente Udicon): “Andiamo oltre i numeri sui consumi per capire come stanno davvero le persone” Gigliuto (presidente Istituto Piepoli): “Indagine ci consegna Paese tra livelli medio e alto di felicità” Roma, 5 marzo 2025 – Quanto sono felici gli italiani? A rispondere a questa domanda è il primo Indice di Felicità realizzato dall’Istituto Piepoli per Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori), un nuovo strumento che va oltre i tradizionali parametri economici per misurare il benessere della popolazione. Dalla ricerca emerge un dato significativo: il 37% degli italiani si definisce molto felice (punteggio 8-10 su una scala da 1 a 10), mentre il 26% si dichiara infelice (punteggio 1-5). La maggior parte della popolazione si colloca in una fascia intermedia, con un livello di felicità “abbastanza alto”. Sorprendentemente, i più felici risultano essere gli over 54, mentre gli adulti di mezza età (35-54 anni) sono i meno soddisfatti.
Cosa rende gli italiani felici (o infelici)? L’indagine evidenzia che i principali fattori di felicità sono: eventi positivi in famiglia (36%), miglioramento della salute propria o dei familiari (28%), soddisfazione affettiva (20%), stabilità lavorativa (13%), maggiore disponibilità economica (13%). Al contrario, le principali cause di insoddisfazione sono: problemi di salute propri o familiari (36%), dfficoltà economiche (24%), eventi negativi in famiglia (22%), instabilità lavorativa o perdita del lavoro (13%), impatto di conflitti internazionali (14%) L’Indice di Felicità – spiega l’Istituto Piepoli – è una misura sintetica che quantifica il livello di benessere percepito dagli italiani. L’indicatore è stato costruito attraverso una domanda diretta, chiedendo agli intervistati di valutare la propria felicità su una scala da 1 a 10. I punteggi sono stati poi trasformati in una scala da 0 a 100 per facilitarne l’interpretazione. L’indice fornisce inoltre un quadro chiaro delle principali ragioni di felicità e infelicità della popolazione. “Per la prima volta, grazie a questa indagine realizzata insieme all’Istituto Piepoli – afferma Martina Donini, presidente nazionale di Udicon – vogliamo misurare un nuovo parametro: la felicità dei consumatori italiani. E’ un modo di andare oltre i numeri su consumi e viaggi, per capire come stanno davvero le persone. I dati ci dicono che la felicità degli italiani non dipende solo dai consumi, ma anche dalla percezione di stabilità e di fiducia nel futuro. Questo vuol dire che il benessere delle persone non si misura solo in termini di reddito e potere di acquisto, ma attraverso la qualità della vita nel suo complesso. Servizi accessibili, stabilità lavorativa, affetti e sicurezza sociale sono parametri fondamentali nella società di oggi. Strumenti come l’Indice di Felicità offrono una chiave di lettura più ampia, andando oltre le tradizionali metriche economiche e restituendo una fotografia più realistica delle condizioni di vita degli italiani”. Secondo Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli, “la nostra prima rilevazione ci consegna un Paese che balla al confine tra un livello medio e un livello persino alto di felicità. Sono due i motivi di stupore: che la felicità sia elevata nonostante le complessità offerte dal contesto economico e internazionale e che i più felici siano anche i meno giovani. E i più infelici? Gli adulti di mezza età, che vivono più da vicino le pressioni nella vita lavorativa e familiare”. L’Indice di Felicità di Udicon e Istituto Piepoli rappresenta dunque un nuovo punto di riferimento per comprendere non solo le condizioni economiche, ma anche la qualità della vita e il benessere reale dei cittadini. L’indagine è stata realizzata nel mese di Febbraio 2025 attraverso 500 interviste con metodologia CATI/CAWI, ad un campione rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana. |
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