#Comunicati stampa #Notizie

Volontariato, Forum Terzo Settore-Caritas Italiana: “È palestra di cittadinanza. Riconoscere e valorizzare le competenze”

Si è svolta stamattina, presso l’Aula Volpi dell’Università di Roma Tre, la presentazione della ricerca sulle competenze dei volontari italiani nata dall’indagine “NOI+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato” promossa da Forum Terzo Settore e Caritas Italiana, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre. L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci. 

L’indagine NOI+, che ha coinvolto circa 10mila volontari, ha rilevato che la motivazione principale che spinge a fare volontariato è quella di offrire un contributo alla comunità (87,6%) ma, soprattutto tra i più giovani, assume particolare importanza la possibilità di sviluppare i propri punti di forza e l’opportunità di arricchimento professionale. Oltre la metà dei volontari ritiene che il proprio impegno abbia un forte impatto nel modificare la realtà e più del 75% afferma che fare volontariato ha cambiato profondamente il proprio modo di pensare. La gran parte dei volontari italiani agisce, durante l’impegno solidale, svariate competenze trasversali, come la capacità di collaborare, gestire le proprie emozioni e i conflitti, sviluppare pensiero critico, apprendere lungo tutte le fasi della vita, affrontare i cambiamenti. 

“Queste competenze trasversali sono sempre più fondamentali nei luoghi di lavoro, nelle relazioni interpersonali e di comunità e per la costruzione di cittadinanza attiva. Il loro riconoscimento è al centro di una sfida per la crescita del capitale umano e sociale. Il Terzo settore è stato pioniere di questo percorso nell’ambito del Servizio civile universale ma è tempo di compiere ulteriori passi in avanti, seguendo la strada indicata anche dall’Unione europea”, dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore. “Occorre dunque realizzare quanto già disposto dal Codice del Terzo Settore sul riconoscimento delle competenze dei volontari, dando seguito al decreto del 2024 sull’individuazione, validazione e certificazione delle competenze. L’obiettivo è un sistema strutturato, omogeneo su tutto il territorio nazionale, che valorizzi nel concreto quanto acquisito dai volontari nella loro esperienza, facendo leva sul ruolo chiave degli Enti di Terzo Settore. Questo rafforzerà la cultura del volontariato nel nostro Paese, soprattutto tra i più giovani, e favorirà l’apprendimento delle persone rispondendo ai loro bisogni di crescita personale e professionale” conclude. 

Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, sottolinea che “le competenze dei volontari coniugate con le loro motivazioni sono la forza del volontariato stesso e una risorsa importante per tutta la società. I volontari non solo sono spesso capaci di operare bene, ma sono anche consapevoli di ciò che può far crescere la società in umanità e nella prospettiva del bene comune. Dare piena attuazione alle normative che promuovono lo sviluppo del servizio volontario va a beneficio di tutti, a cominciare dalle pubbliche istituzioni più vicine ai cittadini”, afferma don Pagniello. “Dalla ricerca”, aggiunge, “emerge come i volontari siano animati dal desiderio di fare qualcosa per la propria comunità. Di fronte all’individualismo che ci circonda, un dato assai confortante. Essi, i volontari e le volontarie, sono anche consapevoli di dare con il loro impegno un contributo efficace al cambiamento in meglio della società nel suo complesso. Un cambiamento che parte dalla loro stessa crescita personale. Anche questo ci parla del volontariato – e dei volontari – come una delle risorse più preziose del nostro paese”.

QUI la scheda sintetica dei dati NOI+.

QUI il volume “Analisi e innovazione dei processi formativi del Terzo settore: competenze strategiche dei volontari” realizzato a partire dall’indagine NOI+.

QUI è possibile rivedere la registrazione dell’evento. 

Collaborazioni

acri
anci
caritas
finanza sostenibile
fondazione triulza
istat
minstero del lavoro
Next
Social economy
welforum

Media partnership

Vita
Dire
redattore sociale
buone notizie