FTS Emilia Romagna – “Associati con chiarezza”
15 Luglio 2014Un variegato mondo che sul territorio di Reggio Emilia conta 300.000 associati e più di 12.000 volontari attivi. Sono le associazioni di promozione sociale, che, nel reggiano, hanno scelto di promuovere un Codice provinciale di autoregolamentazione per collaborare, condividendo regole e obiettivi comuni.
Il Codice rappresenta la proiezione territoriale dell’omologo Codice regionale siglato nel giugno 2013 dalle maggiori Associazioni di promozione sociale a rilevanza regionale dell’Emilia Romagna.
Al progetto aderiscono: ACLI,AICS,ANCESCAO,ANSPI,ARCI,AUSER,CSI,ENDAS,FITEL,UISP.
Partecipano inoltre:Forum Terzo Settore Emilia RomagnaeLibera Emilia Romagna.
“Il codice – sottolinea il Portavoce del Forum provinciale Riccardo Faietti – si pone in continuità con il lavoro che il Forum del Terzo Settore e le associazioni aderenti stanno sviluppando con l’Osservatorio del Terzo Settore che conserva tra i suoi obiettivi non solo l’analisi del Settore sul territorio provinciale ma anche una sua valorizzazione e un potenziamento del ruolo di attore di politiche rivolte alla comunità che questo ampio e variegato mondo può ricoprire”.
Per raggiungere l’importante obiettivo della diffusione del Codice, nonché gli obiettivi di trasparenza e consapevolezza previsti dal Codice stesso, il progetto prevede tre filoni di attività:
L’accordo nasce a seguito di un percorso, realizzato in collaborazione con il Forum Terzo Settore regionale, mirato a individuare strumenti per valorizzare il ruolo dell’associazionismo, prevenendo gli abusi.
Obiettivo del Codice è infatti promuovere il valore aggiunto delle Associazioni di promozione sociale, segnare la differenza con le attività commerciali (scongiurando le accuse di “concorrenza sleale”) e scoraggiare l’adesione alle associazioni da parte di gruppi che intendano sfruttare per fini personali le leggi che regolano l’associazionismo.
Accanto a questo impegno nella valorizzazione dello strumento associativo, le Associazioni firmatarie regionali hanno scelto di condividere alcune modalità di azione in particolare riguardo: l’utilizzo della pubblicità, la somministrazione di alimenti e bevande, la gestione democratica delle basi associative, la sensibilizzazione riguardo ad alcune problematiche legate all’abuso di sostanze e al gioco d’azzardo.
L’accordo è stato siglato dalle maggiori Associazioni di Promozione Sociale a rilevanza regionale, per la sua piena messa in opera dovrà essere recepito e applicato anche dalle rispettive associazioni territoriali e dai circoli aderenti.
Al Codice aderiscono attualmente 11 Associazioni di promozione sociale, che, in sintesi, si impegnano a:
- Consentire l’accesso ai propri circoli/basi associative ai soli soci provvisti di tessera.
- Divulgare le proprie attività e iniziative evitando ogni riferimento alla somministrazione di alimenti e bevande.
- Limitare la pubblicità a pagamento (su quotidiani, riviste, radio, TV,..) evidenziando sempre che le attività non sono rivolte a tutti i cittadini, ma ai soli soci.
- Non concedere la propria affiliazione a realtà imprenditoriali già in possesso di licenza pubblica, impedendo così la trasformazione di un esercizio pubblico in associazione.
- Non concedere la propria affiliazione a realtà a cui è già stata negata o ritirata l’affiliazione per mancato rispetto delle Leggi o delle Regole associative da parte di una delle associazioni firmatarie.
- Organizzare momenti informativi sui rischi derivanti dall’abuso di sostanze (alcol e droghe) e dalle dipendenze da gioco (ludopatie).
- Disincentivare la migrazione di una base associativa da un’associazione firmataria a un’altra,. salvo accordi tra le associazioni coinvolte.
- Richiedere annualmente ai propri comitati territoriali l’elenco completo dei circoli con somministrazione di alimenti e bevande presenti sul proprio territorio di pertinenza.
Per maggiori informazioni: www.associaticonchiarezza.it