Arciragazzi – Confermato nella Legge di Stabilita’ il taglio del 27% al Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza
07 Gennaio 201531.12.2014 – Come già nel 2013, anche nel 2014 il regalo di Natale del Governo e del Parlamento ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze, alle famiglie è stato una ulteriore sottrazione di Fondi per servizi e attività loro destinati!
Nonostante tre mesi di proposte, emendamenti, appelli, contatti con il Governo, con Deputati e Senatori, relazioni, spiegazioni, alla fine la Legge di Stabilità 2015/2017 conferma il taglio del 27% al Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza attuato dai precedenti Governi.
La Legge di Stabilità mantiene inalterati i tagli subiti dal Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza con gli interventi dei Governi precedenti. Negli ultimi 2 anni tale Fondo è stato infatti decurtato del 27% e negli ultimi 5 anni di quasi il 35%*, senza misure alternative, senza motivazioni né progetto.
Oggi la Legge di Stabilità mantiene questo taglio. Una scelta miope che, a dispetto di annunci e slogan anche recenti, impedisce di investire sulla promozione del Benessere e dei Diritti dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze.
Le poche risorse di questo Fondo – lo ricordiamo – vanno alle 15 maggiori città italiane e finanziano l’aggregazione sociale, i servizi sociali ed educativi, gli spazi per mamme e bambini, la tutela dei diritti e tutto quanto compreso nella Legge 285/97. Questa riduzione così forte sta già incidendo in modo significativo sui bilanci dei Comuni, di fatto cancellando interventi importanti che si svolgono in prevalenza nelle periferie, con gli adolescenti e i bambini piccoli, sulle strade; produce perdita di posti di lavoro, specialmente per giovani, aggiungendo danno a danno. Questo taglio di risorse è aggravato dalla completa mancanza di strategia del nostro Paese nelle politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, che procedono invece per spot e per emergenze successive, senza che vi sia una reale visione strategica per la tutela e la promozione dei Diritti che invece sono Legge nel nostro Paese dal 1991. Non è stato infatti elaborato il Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza (previsto per legge e assente da oltre tre anni); il Fondo per i Nidi è stato finanziato unicamente togliendo Risorse alle Politiche Sociali; le risorse per le politiche per la famiglia sono da anni ferme a cifre irrisorie e il “bonus bebé” si configura come una misura al più orientata al sostegno alla natalità, non certo per promuove Diritti e servizi, disperdendo anzi risorse preziose. Stiamo infine ancora aspettando i “Livelli Essenziali”, di cui si parla da più di 10 anni e che dovevano supplire al primo grande taglio del Fondo Nazionale Infanzia avvenuto nel 2003, che era allora di 150 Milioni, quando il 70% del Fondo per l’Infanzia fu trasferito alle Regioni (per poi scomparire insieme al resto delle politiche sociali) senza essere vincolato sull’Area Infanzia e Adolescenza.
In 10 anni lo Stato Italiano ha di fatto cancellato l’80% del Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza!
Il Welfare non è uno slogan! Le Risorse vanno utilizzate per garantire la promozione di Diritti e Benessere. La continuità nei tagli, invece, fa pagare sempre coloro che hanno meno voce, che non possono fare pressione, che subiscono i danni di una disattenzione che si ripete immutata, anno dopo anno, Governo dopo Governo, annuncio dopo annuncio!
* Il FNI era di 44 Milioni nel 2009 ed è stato tagliato a 40 Milioni nel 2010/2011, quindi portato a 39 Mln nella Legge di Stabilità 2013/2015; il Governo Letta, nel 2013, per finanziare altre leggi che non avevano copertura, ha tagliato ulteriormente altri 12 Mln.