PAC – Piano Azione e Coesione. Partono a marzo gli incontri nelle prefetture
18 Febbraio 201518 febbraio 2015
Fonte: http://www.interno.gov.it/it/notizie/piano-azione-e-coesione-partono-marzo-incontri-nelle-prefetture
Facilitare la presentazione dei progetti per inserire bambini nei nidi e prestare assistenza agli anziani non autosufficienti. Questi gli obiettivi del Programma Nazionale Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti del Piano Azione e Coesione*, che potranno essere conseguiti con le risorse del Secondo Riparto (circa 393 milioni di euro) da parte di tutti i Comuni delle Regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
A tal fine sono previste, con inizio dalla prima settimana di marzo, incontri presso le Prefetture capoluogo di Regione con i Comuni beneficiari, per fornire supporto ed assistenza nella predisposizione dei progetti, che dovranno essere presentati agli uffici dell’Autorità di Gestione (all’indirizzo pec: protocollo.adgfondipac@pec.interno.it) entro il 25 aprile 2015.
A tali incontri saranno invitati anche i rappresentanti delle Regioni.
Gli Ambiti/Distretti di ogni Regione saranno seguiti da personale dell’assistenza tecnica i cui referenti sono:
REGIONE CAMPANIA – Dott.ssa Paola SABADIN
REGIONE CALABRIA – Dott. Marco MAGRASSI
REGIONE PUGLIA – Dott.ssa Iolanda ANSELMO
REGIONE SICILIA – Dott. Claudio MARTELLI
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*Il Piano Azione e Coesione
E’ di competenza del ministro per la Coesione Territoriale ed è stato avviato, d’intesa con la Commissione europea, per accelerare l’attuazione di programmi finalizzati a favorire la coesione tra le regioni dell’Unione europea riducendo le disparità esistenti.
Il Programma nazionale
Ha una durata triennale, dal 2013 al 2015, che è stata prorogata al 2017. La sua attuazione è stata affidata al ministero dell’Interno, individuato quale autorità di gestione responsabile.
Le risorse stanziate sono destinate alle 4 regioni ricomprese nell’obiettivo europeo “Convergenza”: Calabria,Campania, Puglia, Sicilia.
La strategia del programma è quella di mettere in campo un intervento aggiuntivo rispetto alle risorse già disponibili.
Di conseguenza, i beneficiari naturali del programma sono i Comuni, perché soggetti responsabili dell’erogazione dei servizi di cura sul territorio. Essi potranno avere accesso alle risorse una volta soddisfatti i requisiti organizzativi e progettuali richiesti dai piani territoriali di riparto.
L’obiettivo posto è quello di potenziare nei territori ricompresi nelle 4 regioni l’offerta dei servizi all’infanzia (0-3 anni) e gli anziani non autosufficienti (over 65), riducendo l’attuale divario di offerta rispetto al resto del Paese.
La dotazione finanziaria è di 730 milioni, di cui 400 per i servizi di cura all’infanzia e 330 agli anziani non autosufficienti.
Le risorse saranno ripartite secondo piani regionali di intervento. Con questa scelta si vuole favorire la presentazione e l’attuazione di progetti differenziati in relazione alle diverse normative regionali e alle diverse realtà territoriali.
I risultati attesi per i due ambiti di intervento sono i seguenti:
1) servizi all’infanzia:
- aumento strutturale dell’offerta di servizi (asili nido pubblici o convenzionati; servizi integrativi e innovativi);
- estensione della copertura territoriale e sostegno alla gestione delle strutture;
- sostegno alla domanda e accelerazione dell’entrata in funzione delle nuove strutture;
- miglioramento della qualità e della gestione dei servizi socio educativi.
2) servizi agli anziani non autosufficienti:
- aumento del numero di anziani in assistenza domiciliare;
- aumento e qualificazione dell’offerta di servizi residenziali e semiresidenziali;
- miglioramento delle competenze di manager, operatori professionali e assistenti familiari;
- sperimentazione di protocolli innovativi di presa in carico personalizzata dell’anziano socialmente “fragile”.