Beni culturali statali in gestione al non profit. Auspichiamo confronto con il Terzo Settore
08 Ottobre 2015Roma 8 ottobre 2015 – Annunciata ieri, dal ministro dei Beni Culturali Franceschini, la firma di un decreto ministeriale che prevede che beni demaniali poco valorizzati, chiusi o da restaurare potranno essere affidati alla gestione di privati non profit.
“E’ senz’altro una buona notizia – dichiara il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore, Pietro Barbieri – perché chiamando in causa attivamente quella numerosa fascia di terzo settore che si occupa, per statuto e finalità, della tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ne legittima le potenzialità. Questo offre poi l’opportunità di arricchire e rilanciare l’offerta culturale del nostro Paese, consentendo l’apertura di monumenti finora rimasti chiusi al pubblico.”
“Nell’apprezzare la scelta del Ministro – prosegue Barbieri – auspichiamo un confronto di merito con l’organismo di rappresentanza del Terzo Settore e con i soggetti che saranno chiamati a prendersi carico di questo ricco – ma complesso – patrimonio statale. Incontro che potrà apportare un ulteriore valido contributo per gestire al meglio i diversi aspetti di questo provvedimento. Un’apertura così importante verso la società civile e l’impegno civico dei cittadini attivi nella gestione di beni comuni non può essere concepita esclusivamente con una procedura interna al MIBACT. Esperienze – anche molto lodate dal Ministro – come quella della Fondazione con il Sud rappresentano un insegnamento da imitare. Speriamo – e vigileremo in tal senso – che non si tratti di un’occasione persa.”
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