Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
25 Novembre 2015Nella Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993, la violenza contro le donne è riconosciuta come “uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”.
La violenza ha una matrice nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. I fatti di cronaca relativi a drammatici episodi compiuti contro le donne rivelano come siano necessari interventi e misure forti e tempestivi per arginare il fenomeno.
Secondo i dati ISTAT pubblicati a giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri.
La denuncia dell’Arci – Libere di essere libere dalla paura.
Questo 25 novembre avrebbe dovuto essere una giornata nella quale valutare i passi avanti fatti, e quelli ancora da fare, per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Non crediamo che tale valutazione occuperà molto tempo, a meno che non si valutino passi avanti il lavoro eroico dei centri antiviolenza, con sempre più richieste e finanziamenti ridotti al lumicino, la loro resistenza nonostante un Parlamento silente a 20 anni dalla convenzione di Pechino.
Visto il momento drammatico che stiamo vivendo, si tenterà anzi di mettere in secondo piano i temi di questa giornata.
Invece il Femminicidio è un crimine contro l’umanità ed ha una valenza universale perché è agito a livello globale. C’e’ una matrice comune nella violenza e discriminazione contro le donne perpetrata nel mondo, ovvero la mancata considerazione della dignità delle donne come persone.
Bisogna ricordare a tutti che non rispettare i diritti delle donne è una ferita per tutta l’umanità.