Si è svolto al Ministero dell’Economia e Finanze un incontro con il viceministro Maurizio Leo. La portavoce del Forum Terzo Settore: “Abbiamo condiviso le preoccupazioni del non profit italiano, composto in gran parte da piccole e piccolissime realtà che faticherebbero ad adeguarsi alle novità, e abbiamo presentato una proposta nel merito della questione Iva, che è stata ritenuta valida e sarà oggetto di confronto con il MEF”.

La portavoce Vanessa Pallucchi: “Dopo oltre venti anni dalla riforma del Titolo V della Costituzione, si è iniziato a lavorare per la definizione di alcuni Livelli essenziali di prestazioni (Lep) in modo da garantire stessi servizi e diritti in tutto il Paese, senza però contemplare minimamente ambiti sociali come la povertà, la disabilità, l’emarginazione sociale. Piuttosto che un’autonomia differenziata, si apre la strada a un regionalismo delle disuguaglianze”.

“Il testo cancella una norma che aveva come obiettivo anche quello di realizzare una maggiore armonizzazione tra la riforma dello sport e riforma del Terzo settore, consentendo così alle associazioni sportive dilettantistiche di condividere i principi sociali e il perimetro di azione con il Terzo settore. Questa armonizzazione, a tutela in particolare delle realtà più piccole, pare ora disattesa”, commenta la portavoce Pallucchi.

Dal 2 al 4 luglio, rappresentanti del Terzo settore a confronto con gli operatori finanziari italiani, nell’ambito del progetto promosso da Forum Terzo Settore e Forum per la Finanza Sostenibile, giunto alle VI edizione. L’obiettivo è favorire, attraverso il dialogo e la collaborazione, la costruzione di una società più sostenibile e inclusiva, e di rafforzare il ruolo del non profit nello sviluppo dell’economia sociale.

Per la prima volta nel nostro Paese, oltre la metà degli elettori non è andata a votare per il nuovo Parlamento europeo. La risposta al calo sempre più grave della partecipazione non può essere ridurre gli spazi di democrazia esistenti, ma ampliarli e approfondirli in tutti gli ambiti della vita politica, sociale ed economica del Paese, anche rafforzando il ruolo del Terzo settore come generatore di cittadinanza e partecipazione democratica.

Il Forum Terzo Settore, in collaborazione con Corriere Buone Notizie e diversi istituti universitari, dedica il riconoscimento all’ex portavoce scomparsa prematuramente lo scorso marzo. Premiate Francesca Zeppetella e Valeria Cotza con l’ultima edizione del “Premio Sinergie” istituito due anni fa con un contributo di 3mila euro.

Si è svolto a Roma, in occasione dell’Assemblea dei soci del Forum Terzo Settore, il dibattito con i candidati al Parlamento europeo Ugo Biggeri (M5S), Daniela Rondinelli (PD), Antonella Sberna (Fratelli d’Italia) Massimiliano Smeriglio (AVS). La portavoce Pallucchi: “Andare a votare è il passo iniziale che rende possibile tutti i successivi per il miglioramento della società, anche e soprattutto per le nuove e future generazioni”.

A Roma l’incontro organizzato dal Forum Terzo Settore a partire dall’appello “Per un’Europa democratica, solidale e sostenibile”. Ne discuteranno, assieme al direttore di Vita, Stefano Arduini: Ugo Biggeri (M5S), Susanna Ceccardi (Lega), Francesca Peppucci (Forza Italia), Daniela Rondinelli (PD), Antonella Sberna (Fratelli d’Italia) Massimiliano Smeriglio (AVS), Marietta Tidei (Stati Uniti D’Europa). E’ stato invitato a partecipare anche il partito di Azione.

Per la portavoce Vanessa Pallucchi, il rinnovo del riconoscimento da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è “una conferma importante, che attesta l’impegno, che portiamo avanti da quasi 30 anni, per dare una voce unitaria a tutte quelle realtà che operano per l’interesse collettivo, contribuendo allo sviluppo del Paese senza scopo di lucro”.

La portavoce Vanessa Pallucchi: “Pur riconoscendo e apprezzando l’impegno a ricomprendere il Terzo settore tra i soggetti che potranno continuare a beneficiare del Superbonus, riteniamo inadeguata la soluzione individuata dal Governo. Ci spiace molto dover prevedere che d’ora in avanti molte organizzazioni saranno costrette a rinunciare a interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico”.