A un anno dal naufragio che causò la morte di circa 100 migranti, organizzazioni di Terzo settore e società civile sono tornate su quei luoghi di dolore e rabbia assieme ai superstiti e ai famigliari delle vittime. Alle istituzioni torniamo a chiedere un approccio integrato che unisca il rafforzamento del soccorso in mare e la costruzione di un sistema serio di accoglienza e integrazione nel nostro Paese.

“L’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.”

La portavoce Vanessa Pallucchi: “Mai come ora è imperativo promuovere la cooperazione tra Paesi, schierarsi per la pace e per un modello di sviluppo fondato sulla tutela dei diritti della persona e la giustizia sociale. Ci uniamo alle tante voci che stanno denunciando in questi mesi il massacro di innocenti e la pericolosissima corsa al riarmo degli Stati. I Governi ascoltino la società civile che indica strada della pace”.

Il Forum Terzo Settore confida, con il neo presidente, di rafforzare ulteriormente una collaborazione ventennale che ha come obiettivo la sempre maggiore infrastrutturazione sociale del Paese all’insegna dei principi di coesione, sostenibilità, partecipazione. La partnership tra il Terzo settore e le Fondazioni di origine bancaria è fondamentale per individuare, a livello territoriale e nazionale, soluzioni innovative alle priorità sociali.

La portavoce del Forum Terzo Settore: “Il nostro appello di questi giorni è stato ascoltato ed è un segnale positivo da parte del Parlamento e del Governo che apprezziamo. Ci auguriamo, però, di non doverci ritrovare in questa situazione ancora una volta tra qualche mese e, soprattutto, ci aspettiamo che la proroga serva a individuare una soluzione definitiva a un problema noto da tempo”.

La mancata approvazione dell’emendamento sul regime Iva per il Terzo settore danneggerebbe immotivatamente decine di migliaia di realtà, con ripercussioni sui servizi e le attività che mettono a disposizione delle persone. Nessuna motivazione di natura finanziaria può essere addotta, come stimato dal Servizio del Bilancio del Senato.

Il Forum Terzo Settore: “Si tratta di un emendamento sottoscritto inizialmente da numerose forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione. Sarebbe davvero grave assistere a questo dietrofront, che peserebbe su migliaia di piccole associazioni nel nostro Paese, mentre nessun vantaggio sarebbe registrato per le casse dello Stato”.

Dopo aver salutato con favore la legge delega varata lo scorso anno, e alla luce del decreto attuativo recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, il Forum Terzo Settore ritiene necessario che si dia spazio alla massima condivisione con tutte le istituzioni coinvolte, comprese le Regioni, e con il Terzo settore, affinchè la riforma abbia un significativo impatto sulla vita materiale delle persone e delle famiglie a cui è indirizzata, e sia effettivamente all’altezza del progetto originario.

La cooperazione allo sviluppo può e deve essere parte integrante di una nuova stagione nelle relazioni tra l’Italia e l’Africa, per una collaborazione che sia effettivamente paritaria e vantaggiosa per entrambe le popolazioni. Ci auguriamo che il Governo ascolti l’appello delle organizzazioni della società civile e lavori per un reale sviluppo sostenibile.

Il commento del Forum Terzo Settore alla Manovra 2024: “Misure di breve respiro, non in grado di incidere alla radice dei problemi. La fase critica e complessa che stiamo attraversando, in particolare con l’aumento drammatico delle disuguaglianze, della povertà e dell’emarginazione sociale, necessita innanzitutto di ingenti investimenti nel sistema di welfare e, in ogni caso, di iniziative che provino a strutturare soluzioni durature”.