La modernizzazione del sistema dei contratti pubblici è un obiettivo da raggiungere attraverso un importante investimento su piattaforme, procedure e strumenti che migliorino la trasparenza, facilitino l’accesso civico e rendano più facile per stazioni appaltanti e imprese i processi di gestione. 

UICI lancia “una rete di donne con disabilità che finalmente in prima persona possa tutelare i loro diritti. Da qui al prossimo 8 marzo 2024 vogliamo raccogliere i risultati di questo impegno condiviso con tutte le istituzioni, gli enti, le aziende e comunque le persone che a vario titolo si occupano di lavoro e disabilità”.  

La condizione delle donne nel mondo desta grande preoccupazione” osserva Chiara Volpato, Responsabile del Coordinamento Donne Acli. “Anche negli scenari di guerra, non solo in Europa, ma purtroppo in tutto il mondo, vediamo come le donne ne subiscano per prime e più duramente le conseguenze e come siano costrette alla fuga, a lasciare la famiglia ed il proprio Paese”.

Pubblicato il rapporto UNICEF: più di un miliardo di ragazze adolescenti e donne soffre di denutrizione, carenza di micronutrienti essenziali e anemia.

Con l’approvazione del  Ddl Anziani si concretizza la riforma del sistema di assistenza agli anziani, attesa da decenni, con l’obiettivo di integrare servizi sanitari, sociali ed assistenziali in una sintesi nuova, che garantisca la effettiva presa in carico della persona anziana.

Una mobilitazione dal basso, partita da una trentina di associazioni e gruppi che operano a Roma, con l’obiettivo di rivolgersi a tutto il Paese, per unire le forze e scendere in piazza insieme per impedire l’abolizione del Reddito di cittadinanza, come annunciato dal governo Meloni.

L’attività sinergica del Coordinamento donne Fitel e di Ikonica nasce da una sentita comunanza d’intenti col fine di sostenere associazioni e Centri antiviolenza, e nella convinzione della necessità di una maggiore e costante sensibilizzazione sul tema.

L’associazione in piazza per far sentire la propria voce in difesa del clima, per chiedere l’abbandono del modello energetico basato sulle fonti fossili, a favore di politiche climatiche più ambiziose ed efficaci e azioni concrete. 

“Il primo pensiero di questo  8 marzo 2023 lo vogliamo indirizzare a queste sorelle, a quelle vite spezzate che chiedono giustizia, al coraggio e alla determinazione.  Con la speranza che l’8 marzo accenda un faro di luce e che l’attenzione sulle loro lotte non venga mai meno, perché il loro destino è anche il nostro.”

Dopo l’ennesima tragedia a largo delle coste della Calabria, che è costata la vita a decine di migranti, le associazioni si appellano alla responsabilità del governo italiano e all’Europa.