Le misure dell’ultimo Dpcm non tengono conto del ruolo fondamentale che i Centri sociali, ricreativi e culturali svolgono sia quale strumento di promozione sociale, culturale e civile delle persone, sia in considerazione della loro funzione di contrasto all’isolamento ed all’emarginazione sociale dei predetti soggetti.

Il registro unico nazionale dovrà essere operativo ad aprile 2021: inizia così il conto alla rovescia per le modifiche statutarie per migliaia di realtà non profit. Ecco tre strumenti utili per orientarsi rivolti ad associazioni enti del terzo settore, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.

Per limitare le occasioni di contagio da coronavirus, il Governo ha stabilito nuovi limiti validi fino al prossimo 24 novembre 2020. Stop a centri culturali, sociali e ricreativi, chiusura di piscine e palestre, più didattica a distanza e smart working.

Il 31 ottobre alle 14.00 la scadenza del Bando per 1.200 giovani, tra i 18 e i 35 anni che vogliono impegnarsi, per un periodo di sei mesi, in attività di supporto e assistenza agli anziani, nell’ambito di azioni progettuali proposte dagli enti del Terzo settore sul territorio nazionale. Ci sono ancora alcuni posti disponibili.

Tanti nostri amici ed associati, operatori del settore musicale, teatrale e altri, con le loro famiglie, stanno patendo una gravissima crisi. Così non va. Ora cambiare rapidamente registro e, comunque, indennità concrete al più presto. 

“Lo sport è essenziale, per salute ed economia: non può essere considerato un’attività non essenziale, chiuderlo è errato. Così rischiamo solo il collasso”. Così Bruno Molea, presidente dell’Associazione italiana cultura sport.

Appello del Forum per l’educazione musicale con realtà del mondo dello spettacolo dal vivo, teatro, etichette indipendenti, federazioni jazz, scuole d’arte per chiedere un immediato contributo (ristoro) diretto e a fondo perduto per gli organismi di tutta la filiera culturale, oltre che sostegni per i lavoratori dell’intero comparto.

Lo sport è economia e servizio sociale, posti di lavoro e opportunità educative che rischiano di andare in fumo. Chiudere lo sport equivale a bloccare il futuro! Questo l’Appello di ACSI

Lo sport sociale e per tutti non è marginale. Abbiamo due doveri: tutelare il bene primario della salute. E abbiamo il dovere della rappresentanza : lo sport di base è davvero in ginocchio

Spiace molto constatare come le misure contenute nel nuovo DPCM emanato dal Governo mostrino una grave miopia. Perché non tengono assolutamente in considerazione il ruolo che i Circoli culturali e ricreativi svolgono nel Paese nè la loro funzione di antidoto alla solitudine e all’impoverimento culturale e materiale.