In una lettera il presidente De Facci manda la sua vicinanza e il suo ringraziamento alle 300 organizzazioni socie e ai 15.000 operatori con decine di migliaia di persone in carico per i servizi di prossimità che si stanno continuando a garantire, presidio di civiltà e assistenza in situazioni che qualche volta ricordano più la peste manzoniana che civiltà e solidarietà.

“In un paese come il nostro, con tanti anziani soli e che spesso non hanno un parente nel proprio comune, va potenziato e messo nelle condizioni di lavorare tutto il mondo del sostegno alla domiciliarità, a cominciare prioritariamente dal presidio di pubblica utilità di assistenza domiciliare che svolgono molte cooperative sociali con i propri operatori, fino a rendere sicuro e organizzato il lavoro di colf che assistono anziani e famiglie”.

Una guida per sapere come comportarti negli ambiti: salute, trasporti, fisco e tasse, canone Rai, servizi telefonici, scuola e tempo libero, rimborso viaggi e pacchetti turistici, giustizia, permessi di soggiorno e cittadinanza.

La diffusione del coronavirus in Italia e in altri Paesi, oltre a costituire una grave emergenza di salute pubblica, si ripercuote in altri settori, in primis su quello turistico. Proprio per questo il Governo ha approvato misure straordinarie che prevedono interventi di sostegno al comparto turistico e tutele specifiche per gli utenti.

Il bisogno di sangue non si ferma mai: ogni giorno 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. Perciò è importante dare il proprio contributo anche e soprattutto nei momenti di difficoltà come questo.

Aisla ha attivato una piattaforma di videoconferenze per mettere in contatto i 300 volontari dell’associazione con i pazienti. Sempre attivo il Centro d’ascolto di Aisla, per le consulenze telefoniche, consulenza psicologica a distanza, incontri e corsi di formazione a distanza.

In una lettera al presidente del consiglio, ai ministri del Lavoro e dell’Economia, ai presidenti della Conferenza Stato Regioni, dell’Anci e dell’Upi, Confcooperative – Federsolidarietà, LegacoopSociali, Agci Solidarietà con altre sigle sindacali lanciano l’allarme sui presidi sociosanitari, sociali ed educativi che il mondo della cooperazione sociale sta garantendo.

L’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, #Iorestoacasa, definisce tutto il Paese “zona protetta”. Il Decreto recita che bisogna “evitare ogni spostamento” ed “è vietata ogni forma di assembramento” anche all’aperto. Lo sport sociale e per tutti Uisp fa la sua parte e inventa soluzioni, partendo dai territori, con particolare riferimento agli anziani.

 Il ministero della Salute riconosce ai donatori la possibilità di andare a donare, in quanto la donazione di sangue ed emocomponenti può essere considerata inclusa tra le “situazioni di necessità”.  

Nel decreto ministeriale pubblicato ieri 4 marzo sono previste misure che coinvolgono le attività svolte dalle organizzazioni non profit, dalla sospensione delle manifestazioni, alle limitazioni per sport e servizi educativi.