L’Alleanza contro la povertà in Italia giudica positivamente le misure varate ieri dal Governo. Da un lato è importante aver riconosciuto e rafforzato il ruolo dei comuni dall’altro bene l’annunciato intervento straordinario per affrontare l’emergenza legata alla riduzione dei redditi.

In una Circolare del Ministero del Lavoro alcuni chiarimenti importanti per il Terzo settore e per le sue attività: dal Reddito di cittadinanza, alla continuità dei servizi sociali, ad indicazioni sugli ambiti di attività più critici, fino al tema del lavoro per gli operatori sociali ed infine le risorse.

Le misure prese dal Governo “Sono misure importanti ma che devono essere affinate e potenziate e soprattutto devono prestare ulteriore attenzione a situazioni di estrema fragilità e rischio.”

ANCeSCAO in questa fase delicata è attiva e solidale e al fianco delle proprie comunità, collaborando con le autorità civili e sanitarie di riferimento e sul proprio sito e sui social raccoglie gli eventi e le iniziative promosse dalla Rete Associativa sul territorio nazionale

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“Mancano i presidi sanitari di protezione per gli operatori sociosanitari  e per gli addetti alle pulizie e sanificazione, tra cui molte cooperative sociali di inserimento lavorativo” denuncia Anna Di Mascio, portavoce del Forum Terzo Settore in Piemonte, con un appello alle Unità di Crisi e alla Protezione Civile.  

Anpas Piemonte lancia un appello generale di richiesta di aiuto ad aziende, enti, fondazioni, negozi, farmacie e privati per reperire dispositivi di protezione individuale (Dpi) per gli oltre 10mila volontari delle 82 associazioni aderenti. In assenza degli indispensabili dispositivi di protezione individuale le Pubbliche Assistenze Anpas saranno obbligate a interrompere i servizi.

Le misure fin qui adottate dal Governo non proteggono e tutelano i bambini più vulnerabili, rendendoli di fatto invisibili.  Stiamo parlando di 450.000 bambini e adolescenti che in Italia sono in carico ai servizi sociali, 91.000 a causa di maltrattamenti che subiscono in casa.  

“E’ fondamentale che nelle disposizioni ministeriali, regionali e comunali si tenga conto anche dei nuovi ingressi in comunità e degli operatori che lavorano nelle dipendenze o ai servizi ambulatoriali e diurni del privato sociale garantendo subito gli indispensabili dispositivi di protezione individuale (DPI), come anche i presidi sanitari.”

L’attenzione è stata posta in particolare nell’individuare le norme che più hanno diretta attinenza alle esigenze delle persone con disabilità,  dei genitori e dei familiari delle persone con disabilità, dei servizi in favore delle persone con disabilità, degli enti che erogano servizi in favore delle persone con disabilità.