AOI, LINK 2007 e CONCORD Italia, in un documento congiunto, esprimono alcune precisazioni sui contenuti e sulla gestione della vicenda del cosiddetto Codice di Condotta per le Ong che effettuano i salvataggi in mare. “Più che di un codice”, si legge nel documento, “si dovrebbe parlare di disposizioni amministrative unilaterali, che rispecchiano per la maggior parte quanto da un lato è normalmente nei poteri delle pubbliche amministrazioni e quanto, dall’altro, le Ong già stanno facendo nel rispetto della legge del mare e delle convenzioni internazionali”.