Rendere più efficiente la disciplina della class action facendola diventare un concreto strumento di tutela per i consumatori: questa la richiesta avanzata nella giornata di ieri in occasione di un incontro con il ministro della Giustizia da 18 associazioni dei consumatori contenente alcune proposte di modifica dell’art. 140-bis del Codice del Consumo relativamente all’istituto della class action.

E così l’Italia è finita nel mezzo. Anzi, nella “terra di mezzo”, avvolta e compressa tra insicurezze globali, il “Mondo”, e paure quotidiane, il “mondo”, ciò che accade vicino a noi. Una realtà che perdura da troppo tempo…

Fonte: http://www.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=6&IDSezione=343&ID=124003 «Trasparenza, contrasto ai finti circoli e lotta ad…

Venerdì 27 febbraio, a Monza, appuntamento del mondo del volontariato con il sottosegretario alle Politiche sociali Luigi Bobba.

Mercoledì 4 marzo a Roma la consegna dei riconoscimenti alle più interessanti attività di terzo settore: associazioni, volontariato e cooperative sociali, ONG, media, Enti locali e pubblici, ricerca sul terzo settore.

Al via le iscrizioni al concorso fotografico “la mia città…

Un anno terribile per i diritti umani nel mondo, secondo il rapporto di Amnesty international. “Quello passato è stato un anno devastante per chi difende i diritti umani e per chi soffre nelle zone di guerra”, ha dichiarato Salil Shetty, segretario generale di Amnesty international.

Venerdì 27 febbraio il seminario organizzato in collaborazione tra la commissione Attività economiche e governo del Territorio, del Consiglio Regionale dell’Umbria e il Forum regionale del Terzo Settore Umbria.

“Le pesanti minacce a di morte che hanno raggiunto il coordinatore regionale di Libera Calabria sono un atto gravissimo che condanniamo duramente. Con il suo lavoro quotidiano Mimmo Nasone è uno di quei cittadini che sceglie di portare avanti una battaglia non semplice per la legalità e per la giustizia che deve essere sostenuta, non minacciata e ostacolata.”

Giovanni Lo Porto, cooperante italiano rapito in Pakistan tre anni fa, è ancora nelle mani dei suoi rapitori. Il Forum nazionale del Terzo Settore ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la richiesta di non lasciare solo Giovanni.