A Davos è suonato l’ennesimo campanello d’allarme sugli effetti del clima che cambia. Dagli studi presentati emergono due dati qui al 2050: si stimano 14,5 milioni di morti, e per l’economia si temono perdite per 12 mila miliardi e mezzo di dollari (12,5 trillion). 

E’ da tempo diffusa la convinzione che il volontariato non fa bene solo a chi ne beneficia, ma anche a chi lo compie, perché insegna ad essere persone migliori. Di questo oggi si hanno evidenze scientifiche, grazie alla ricerca sulle competenze dei volontari “NOI+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato”. Su welforum.it l’interessante analisi del prof. Giovanni Serra del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre

Martedì 23 gennaio a Roma. Il volontariato di competenza è una pratica sociale attraverso cui il mondo dell’impresa può trasferire risorse e professionalità agli enti del Terzo Settore.

Le iniziative – sostenute con 1 milione di euro dalla Fondazione CON IL SUD e dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con ANCI – permetteranno di valorizzare le biblioteche comunali del Mezzogiorno come spazi di inclusione e rigenerazione urbana.

FISH chiede al ministro dell’Istruzione un confronto sulla proposta di legge della federazione sulla continuità didattica dei docenti di sostegno, oltre alla richiesta di convocare l’Osservatorio permanente sull’inclusione scolastica.

E’ iniziato nelle scuole che hanno aderito al progetto “Feel Good” un percorso di formazione on-line rivolto a studentesse e studenti condotto da Cittadinanzattiva con il supporto di esperti, finalizzato ad informare e sensibilizzare sul tema dell’obesità.

L’incontro sarà l’occasione per presentare il Commento Generale n. 26 sui diritti dei minorenni e l’ambiente, con particolare riferimento al cambiamento climatico.

Momento di approfondimento Cittadinanza attiva e servizio civile. Il protagonismo delle…

I super ricchi raddoppiano le fortune, 5 miliardi di persone rimangono in povertà. Per anni Oxfam ha lanciato l’allarme sull’estremizzarsi della disuguaglianza, ed oggi, agli inizi del 2024, il vero pericolo è che questa incredibile divaricazione diventi la normalità.

Le Acli si oppongono fortemente ad un’idea di autonomia territoriale competitiva, concorrente e appropriativa, contenuta nel disegno di legge. “Siamo convinti che, non solo il Mezzogiorno sarebbe penalizzato dalla riforma a regime, ma l’intero Paese nel quale verrebbe persino messa in dubbio la tenuta del principio di uguaglianza, contenuto nell’art. 3 della nostra Costituzione”.