La celebrazione principale quest’anno si terrà a Fiume Veneto (PN). “Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione” Così il Presidente ANMIL Zoello Forni.

Sono ancora una volta le persone con disabilità e le loro famiglie a pagare il prezzo più caro per le politiche adottate durante la pandemia. Sono molte le lacune presenti nelle normative in termini di percorsi di sostegno all’inclusione lavorativa ed è necessario un ripensamento dei servizi per l’impiego nella direzione di un accompagnamento dei singoli e delle aziende.

Sale il tasso di disoccupazione giovanile, che si porta al 32,1%. Gli andamenti riscontrati in questi mesi descrivono una condizione di grave sofferenza in cui versano le famiglie e l’intera economia, a cui è necessario rispondere con rapidità e determinazione.

In questo scenario è necessario che il Governo introduca misure di favore non soltanto per l’estensione dell’utilizzo dell’e-learning ma, ove possibile, per la ripresa della formazione nei luoghi di lavoro.

I dati dimostrano che il Paese si trova ancora in una fase di incertezza che deve essere superata assumendo scelte coraggiose. E’ urgente un piano straordinario per creare occupazione stabile e di qualità di cui, purtroppo, ancora non si vede traccia.

Sono in corso i percorsi professionali per i destinatari di ‘PLUS’: Per un lavoro utile e sociale”, il progetto di inclusione socio-lavorativa per le persone con disabilità che ha vinto il primo bando “unico” previsto dalla riforma del Terzo Settore e che intende migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità favorendo e promuovendo l’inserimento lavorativo, sociale e territoriale.

“Forti della nostra identità, attraverso il lavoro, costruttori di speranza in Italia e in Europa”, è il titolo dell’appuntamento che quest’anno sarà dedicato al tema centrale del lavoro, declinato in chiave non solo nazionale ma anche europea.

Una riflessione su come contribuire a promuovere la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali a 10 anni dall’entrata in vigore del decreto 81/2008, la nuova normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

Sebbene i dati diffusi rilevano una diminuzione del tasso di disoccupazione ed un aumento dei dipendenti a tempo indeterminato, restano ancora alte precarietà e incertezza. Per questo è urgente “un piano di rilancio che abbia come priorità assoluta la ripresa di un’occupazione di qualità.”

Il presidente dell’Associazione fra mutilati e invalidi del lavoro, Franco Bettoni: “Ennesima tragedia che dimostra il fallimento della prevenzione. E’ tempo di comprendere che lo stillicidio quotidiano di lavoratori che non tornano a casa dai loro cari sono un’onta per la nostra economia”.